La cerimonia del té giapponese Chanoyu è la somma di tanti gesti e azioni che, presi uno per uno, sembrano e sono insignificanti, ma che tutti insieme concorrono alla perfezione dell’azione. Così ogni singolo oggetto contribuisce alla riuscita dell’intero rituale. Ogni utensile è ugualmente importante, dalla tazza/chawan, nella quale si prepara e si beve il té, al frullino/chasen per preparare il matcha, al mestolo di bambù/hishaku col quale si versa l’acqua calda nella tazza, fino al fukusa, l’umile fazzolettino quadrangolare di seta col quale si spolverano gli utensili.
Proprio il fukusa, oggetto che uno spettatore casuale di una cerimonia del té probabilmente neanche nota la prima volta che assiste ad un evento del genere, è centrale nei primi momenti della cerimonia.
Piegare il fukusa è uno dei primi movimenti che chi prepara il té deve imparare a compiere, con grazia e precisione (quanta ne può consentire un fazzoletto quadrato dalla forma non perfetta e scivoloso per via della seta). Il fazzolettino di seta va piegato, per prima cosa, a triangolo, e inserito nell’obi, la cintura del kimono, prima dell’avvio della cerimonia.
Quando si comincia, il fazzoletto viene estratto con la mano sinistra dall’obi, quindi lasciato aprire, e piegato con una serie di movimenti che sembrano danza delle dita e dei polsi. Tutto questo serve per ridurre il fukusa alla dimensione giusta per pulire il coperchio del barattolo contenente il matcha/nazume.
Un gesto apparentemente umilissimo e che si potrebbe tranquillamente compiere dietro le quinte di una cerimonia del té, assume invece una grazia e un’importanza tutta sua particolare: il perché si scopre subito dopo, quando viene pulito un altro strumento della cerimonia, il cucchiaino per il matcha/chashaku. Anch’esso va pulito col fukusa, che vi viene passato 3 volte, per togliere la polvere. Ogni gesto viene compiuto per conferire importanza alle singole cose, chi compie l’azione guarda con attenzione ciò che fa ed è osservato a sua volta dagli ospiti della cerimonia, primo tra tutti l’ospite d’onore. L’attenzione alle piccole umili cose, come possono essere i gesti della pulizia degli utensili è rivelatrice della grazia e dell’attenzione nel preparare il té.
Il fukusa viene utilizzato ancora una volta prima dell’inizio della preparazione del té, e questa volta non per pulire, ma per sollevare il coperchio dal bollitore. Dopo quest’ultimo gesto, il fukusa, ripiegato, viene messo da parte, a lato di chi prepara il té, nascosto alla vista degli ospiti. E la preparazione del té può avere inizio.